“Perché dovrà morire colui, nell’orto del quale la Salvia vegeta e cresce?” Così recitava il “Regimen Sanitatis Salernitanum”, un’opera che racchiudeva i precetti igienici della Scuola Medica Salernitana (XI secolo), e ne aveva ben donde!
Chiunque abbia un orto tra le piante aromatiche ha sempre una pianticella di Salvia (Salvia officinalis L.) da usare per i ravioli “burro e salvia”, per le frittate o come digestivo insieme a una fetta di limone dopo un lauto pranzo! Ma relegare questa pianta a insaporitore di cibi o a digestivo è limitante!
Come infatti si legge nello scritto della Scuola Medica Salernitana quest’erba semplice è in realtà un alleata preziosa alla nostra salute, tanto da essere considerata una panacea. Tutto infatti in questa pianta parla di salute, a partire dal suo nome che deriva da “salus” ovvero “salute, salvezza” e ancora una volta ci dà una chiara indicazione delle sue virtù.
Si raccolgono le foglie da aprile a luglio, mentre le sommità fiorite (ossia fiori e foglie) potete raccoglierle fino a fine fioritura. Potete usarla fresca o essiccata e, per essiccarla, ponetela in un posto ben areato, ma non al sole diretto.
Si presta per essere utilizzata in infusi da sola o abbinata ad altre erbe, per la preparazione di dentifrici, di sale alle erbe e ovviamente di tutte e pietanze in cui il suo gusto vi è gradito.
Le sue innumerevoli proprietà sono dovute alla presenza di terpeni, fenoli, sostanze amare, flavonoidi, tannini, mucillagini e resine: un fitocomplesso di tutto rispetto che la rende davvero una pianta in grado di aiutarci in tante occasioni.
COME LA USIAMO?
Com’è noto il suo infuso è un ottimo digestivo, ma pochi sanno che è anche utilissimo per le affezioni delle vie aeree come balsamico ed antisettico, mentre in gargarismi aiuta in caso di afonia, mal di gola, laringite e faringite. È quindi un buon aiuto contro la tosse e i malanni invernali in generale. E’ poi un eccellente regolatore ormonale in caso di problemi legati al ciclo mestruale (dolori, irregolarità) e a questo proposito ben si abbina a piante come Melissa, Camomilla e Achillea, ma risulta utilissima anche in menopausa dove aiuta ad attenuare le vampate di calore e i disturbi dell’umore. Agisce infatti anche a livello del Sistema Nervoso portando equilibrio: è sia un tonico che un sedativo (che saggezza in questa pianta!). Da sempre poi si conoscono i benefici che apporta al cavo orale in caso di infiammazioni alle gengive, alito pesante ed afte: a questo scopo possiamo utilizzare il suo infuso freddo per sciacqui quotidiani e inserirla nella preparazione dei dentifrici in polvere fatti in casa.
Alla luce di questo non possiamo più solo usarla per insaporire le nostre pietanze.
Coltivarla è facilissimo: se non avete un orto basta un vaso un po’ capiente, sole e un po’ di acqua.
NB. Ricorda sempre che naturale non vuol dire innocuo e che per raccogliere una pianta occorre conoscerla bene: se non siete certi della sua identificazione non raccogliete. Inoltre il seguente contenuto è puramente informativo e non sostituisce né costituisce consiglio medico.